Quando il mio bambino proprio non lo sopporto
Dr.Alessandro Bianchi, Dr.ssa Emilia Genta
Istituto di Psicologia Funzionale di Firenze
Non capita solo agli insegnanti avere difficoltà a relazionarsi con alcuni bambini; accade anche ai genitori con il proprio figlio/a. È anzi normale che qualche volta (non sempre), in alcuni periodi o per alcune cose questo bambino proprio non lo si sopporti. Non è un vissuto facile per il genitore, pare brutto, e spesso si associa a un doloroso senso di impotenza.
Sento che i miei strumenti sono spuntati, ciò che faccio non incide sul bambino come vorrei, è lui che guida e comanda e non io, mi par d’essere il suo servitore, sto in apprensione perché anche se ora è tranquillo potrebbe per un nonnulla fare una scenata …
Le emozioni sono variegate e non piacevoli; la frustrazione genera dal senso di colpa alla rabbia, ansia e umore depresso, l’autostima rischia di scendere sotto i piedi, a volte con ricadute su altre aree di vita (rapporto di coppia, lavoro, tempo libero …).
Possono discendere da atteggiamenti del bambino con i quali ho difficoltà a rapportarmi, ma è anche possibile che una quota determinante della difficoltà sia aspecifica e che il bambino sia solo l’occasione per l’espressione di un disagio più generale che viviamo in un momento particolare della nostra vita (lavorativa e non). Questo secondo filone sembrerebbe puntare sullo stress: é un momento pesante che sta mettendo a dura prova la nostra capacità di resilienza.
I 2 filoni su cui merita riflettere non si escludono a vicenda, ma possono partecipare ambedue, in una miscela variabile, a determinare il disagio con quello specifico bambino.
Per una semplice valutazione quantitativa del problema possiamo provare a rispondere al seguente semplice questionario, scegliendo una sola risposta alle 2 affermazioni e sommando il punteggio delle risposte.
- In questo periodo mi sento stanca/o
per niente (0); un po’ (1); abbastanza (3): molto (4)
- In questo periodo mi sento impotente col mio bambino/a
per niente (0); un po’ (1); abbastanza (3); molto (4)
Se la somma combinata dei punteggi supera 3 vale la pena di approfondire le riflessioni precedenti. Se supera 4 è necessario.
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Quando l’insegnante quel bambino proprio non lo sopporta
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